Dopo che ebbe munto
le mucche, Ada andò in casa a mangiare.
Poi tornò di nuovo nella stalla e tutto andava bene però
c'era una mucca che doveva partorire.
Allora chiamò il veterinario per aiutarla.
Nella notte Ada andò a vedere il vitellino e vide che tutto
andava bene.
Il giorno dopo rimase praticamente sempre lì perché
non succedesse niente.
Infatti poteva anche scoppiare un incendio e quindi il vitellino
poteva morire.
Nel pomeriggio chiamò ancora il veterinario perché
aveva visto che il piccolo aveva qualcosa.
Però il veterinario le disse che non aveva niente perché
gli aveva fatto i raggi.
Però, quando il veterinario andò via, Ada sentì
una puzza di fumo incredibile e scoprì che c'era un incendio.
Allora chiamò il nonno affinché avvertisse la società
contro il fuoco.
Poi andò a slegare le mucche velocemente, però liberò
solo il vitellino ma non ci riuscì con la mucca.
Infatti svenne e, quando arrivarono i pompieri portarono in salvo
Ada e spensero l'incendio.
Così, alla fine, tutti si salvarono.
MARCO N.
Ada aveva appena finito
di mungere le mucche, andò via ma si dimenticò di
mettere la lampada sulla mensola.
Arrivò un colpo di vento che la fece cadere sulla paglia.
Intanto nella cascina erano andati tutti a letto.
Il giorno dopo Ada andò di nuovo a mungere le mucche e
vide che la lampada era caduta sulla paglia ma non era successo
nulla.
La riaccese, munse le mucche ma, ancora una volta, si dimenticò
ancora di spegnere la lampada e un altro colpo di vento la fece
cadere.
Stavolta tutto prese fuoco: la stalla, il fieno
Andarono a suonare la campana di emergenza per la società,
arrivarono i soccorsi: Ada aveva molta paura.
Due uomini andarono a liberare le mucche che uscirono con uno
di loro.
Uno di essi, però, rimase intrappolato e il padre di Ada
andò a salvarlo.
Tutto finì bene e l'uomo, per ringraziarli, diede loro
della paglia e vissero ancora felici e contenti.
FEDERICA
In un mese di nebbia che
gli uccelli non cantavano, vidi una casa.
C'erano delle voci di bambini che correvano e giocavano a nascondino
insieme agli amici, poi facevano correre le galline.
C'era un forte odore di fuoco e di legno bruciato.
Le donne andavano a lavare i vestiti mentre le bambine portavano
loro i panni da lavare.
Poi, all'improvviso, gli uccelli si misero a cantare tutti insieme
DAVIDE
Il vento
continuava a soffiare e la fiamma a storcersi. Ad un certo punto,
la fiamma si spense, Ada non vedeva più niente ed aveva
paura. Ma, d'improvviso, incominciò ad accendersi una fiamma
sul fienile. Scoprì subito che era stata la lampada ad
olio ad incendiare tutto. Allora Ada chiamò suo padre che
faceva parte della società contro gli incendi. Guglielmo,
suo padre, chiamò tutta la squadra. Intanto Ada cercava
di tirare fuori le mucche. Arrivarono e Gugliello tirò
fuori Ada che stava per morire intossicata. Suo padre andò
anche a salvare le mucche che continuavano a muggire. Le mucche
uscirono ma di Guglielmo non c'era traccia, allora entrò
uno della squadra che lo tirò fuori. Purtroppo non c'era
più niente da fare: Guglielmo era morto ma morì
con orgoglio salvando sua figlia e le sue mucche.
MATILDE
Ad un certo punto,
una mucca colpì la gamba dello sgabello ed il lume cadde
nel fieno.
Ada era già uscita ma, intanto, una balla di fieno prese
fuoco.
Poco dopo si iniziò a sentire odore di carne bruciata provenire
dalla stalla: era la mucca.
La bambina entrò e vide fiamme dappertutto e le altre mucche
che correvano di qua e di là ma non riuscivano ad uscire.
Subito chiamò il nonno che era della Società contro
gli incendi.
Egli chiamò gli altri, non avevano i camion allora, così
attaccarono un carro con la botte e la pompa
ma era vuota.
Allora presero l'acqua dalla cisterna.
Ada era molto spaventata: cinque mucche su sette furono salvate
ma le altre finirono arrosto.
Anche mezza cascina andò a fuoco ma almeno l'altra parte
e gli animali si salvarono.
dopo arrivò una corrente d'aria più forte
e la candela si spense.
Però una scintilla andò sul fieno.
Inizialmente Ada non se ne accorse, finì di mungere le
due mucche e poi entrò in casa.
Dopo qualche tempo suo padre sentì il suono di una campanella
però non sapeva che cosa stesse andando a fuoco.
Solo dopo capì, quando vide arrivare quelli della società
contro gli incendi proprio verso la sua casa.
Era il suo fienile che stava andando a fuoco!
Mentre i suoi amici stavano cercando di spegnere il fuoco, il
padre di Ada andò a liberare le mucche.
Però, con l'odore del fumo, svenne.
Intanto Ada, senza il permesso degli adulti, andò a salvare
il padre.
Purtroppo anche la mucca che era rimasta viva, morì.
Il fuoco era spento però la stalla ed un pezzo di casa
erano andati distrutti.
Il padre di Ada si riprese.
Quando la società se ne andò. Arrivò il loro
vicino di casa e chiese a suo padre se volevano, per quella notte,
dormire da loro.
Egli accettò e, per una notte almeno, non pensò
più all'incendio.
FLAVIO
Ad un certo punto la lampada
ad olio si spense e Ada cadde dallo sgabello.
Il latte di rovesciò e una scintilla bruciò il fieno.
Arrivò la squadra del mutuo soccorso per spegnere il fuoco
ma Ada era già morta soffocata mentre la mucca fu salvata
dall'incendio che, però, non si riusciva a spegnere.
Allora usarono un altro metodo ed attaccarono una gomma più
lunga.
Spensero il fuoco ma ormai erano morti due uomini e la cascina
era bruciata tutta.
I genitori di Ada piansero e si disperarono per la sua morte.
IVANO
Mentre mungeva
la mucca, la lampada ad olio si spense per un colpo forte di vento.
Bastò una scintilla che andò a finire su un mucchio
di paglia.
Ada non se ne accorse e continuò a mungere la mucca però
fu proprio la mucca che si mise a muggire.
La ragazza non ci fece caso ma il fuoco si stava alzando e la
mucca si mise a muggire ancora più forte.
Il nonno, quando sentì quel lamento, andò a vedere
cos'era successo e vide il fuoco.
Subito urlò ad Ada:"Ma come non te ne sei accorta?"
e lei si scusò: "Ma non c'era fuoco fino ad ora.
Allora il nonno, che era della Società di Mutuo Soccorso
contro il Fuoco e aveva il compito di passare con la campanella
per tutto il paese, si mise subito al lavoro.
Tutti corsero a spegnere l'incendio ma il nonno cercava ancora
di tirare fuori la mucca.
Ci riuscì, per fortuna: era l'unica ricchezza che avevano.
La società salvò anche Ada. Il nonno e la ragazza
si sentivano spaventati.
Dopo un mese la mucca morì per tutto il fumo che aveva
respirato.
Non avevano più niente.
Avrebbe voluto comprarne un'altra ma non avevano i soldi-
Così vissero, non troppo contenti ma, per fortuna, di mucca
alla fine ne presero un'altra.
MARCO T.
Era una notte buia e misteriosa.
Il caminetto nuovo, appena comprato, era acceso.
La fiamma ardeva la lena e la faceva diventare cenere.
Con la carta blu, la fiamma diventava verde, gialla, arancione
e rossa.
Sentivamo degli scoppiettii ad un certo punto misi un pezzo di
legna nella stufa e toccai la cenere.
La fiamma continuò ad ardere. Poi andammo a dormire e scoppiò
un incendio.
La campanella iniziò a suonare e la società di mutuo
soccorso spense il fuoco.
Però, ormai, era bruciato tutto e non ci potevamo fare
niente perché non avevamo più un soldo ed eravamo
diventati poverissimi.
IVANO
Una volta c'era una famiglia
che aveva l'abitudine di accendere il camino.
Così una mattina, come sempre, scesero dal letto e la mamma
accese il camino. Quando si alzò la fiamma, il fuoco si
illuminò: scaldava, bruciava, puzzava, irritava, fiammeggiava,
inceneriva, ardeva, "combustionava", "focolava"
e distruggeva.
Era rosso, giallo, arancione
blu, bianco scuro e grigio.
C'era un puzza tale che sembrava fosse scoppiato un incendio.
Però, la sera prima, il papà aveva tolto la canna
fumaria senza dirlo a nessuno.
Così si sentì scoppiettare tantissimo e la mamma
andò a vedere: era scoppiato un incendio.c
Così chiamarono prima i pompieri che di fretta, con un
mucchio di acqua, riuscirono a spegnere il fuoco.E si lavarono
tutti.
MARCO N.
Ciao, sono
un orso!
Adesso sto andando a cacciare ma
sento un rumore, vedo una
luce.
Mi sto avvicinando a quel posto.
Sento anche un suono: uno scoppiettio.
Un profumo
potrebbe essere un tronco di ciliegio caldo.
Mi sto avvicinando ancora: sento sempre più caldo.
Potrebbe essere una candela di cera.
Lo vedo: è blu, giallo, arancione.
È bello vederlo, molto piacevole stargli vicino.
Mangia la legna e, quando l'ha finita, tende a spegnersi.
Gli porto vicino della legna: arde di più e la fiamma diventa
più alta.
No, ho capito cos'è: è un bel fuoco che riscalda
e che cuoce tranquillo.
Visto che fa caldo mi riposo un po'.
Ora sto dormendo ma spento sempre più caldo.
Mi sveglio: oh!!!!
Il bosco è andato in fiamme!
Scappo: ho capito che anche se il fuco riscalda può essere
pure molto cattivo.
Infatti, oltre al bosco mi ha anche distrutto la casa!
FLAVIO
Era una notte buia, nella
stalla c'era una famiglia e, accanto, qualcosa che scoppiettava
e scintillava, faceva strani rumori che non si capivano.
Vicino si sentivano odori di fumo che davano fastidio a un bambino.
Era bello stare lì perché il fuoco scaldava anche
se poteva anche ustionare.
Era arancione come un sole e giallo come un girasole; rosso come
un fiore e blu scuro come il mare di notte.
In certi casi era bravo ma, quella volta, diventò cattivo
perché, ad un tratto, una scintilla cadde sul tappeto di
paglia e tutto prese fuoco.
Il bambino fece: "OH!!!" come se fosse qualcosa di bello
ma intanto la stalla prese fuoco e la mamma lo trascinò
fuori.
Fecero di tutto per salvarli: uno cercò di tirare fuori
gli animali.
Dopo una notte l'incendio si spense e il bambino smise di piangere
ma, di urlare, non smise più.
FEDERICA
Arrivò
il nonno di Ada e entrò nella stalla. Nel frattempo un
colpo d'aria spense il lume ad olio ma lo riaccesero. Intanto
arrivò la nonna di Ada che la fece entrare ma, in quell'attimo,
il lume si spense di nuovo e provocò una scintilla. Ada
e la nonna uscirono dalla stalla perchè ormai avevano finito
di mungere. Andarono a pranzare ma, nel frattempo, la scintilla
fece crescere una fiamma. Le mucche si misero a muggire forte.
L'incendio si alzò, quelli in casa si accorsero del fumo
ed il nonno andò a salvare le mucche. Ada e la nonna, invece,
andarono a chiedere aiuto. Insieme a loro arrivarono Gino, Eugenio
e tante altre persone. Tutti insieme spensero l'incendio. Però
Eugenio cercò di salvare l'ultima mucca ma gli cadde sulla
schiena un asse infuocato. Morì ma salvò la mucca.
Da quel giorno nacque una società per spegnere gli incendi
in onore di Eugenio.
MATTIA
Ad un certo
punto, una mucca colpì con la zampa il lume che cadde nel
fienile. Ada era già uscita ma, intanto, la balla di fieno
prese fuoco. Poco dopo si iniziò a sentire odore di carne
bruciato che proveniva dalla stalla: era la mucca. La bambina
entrò, vide fiamme dappertutto e le altre mucche che correvano
di qua e di là ma non riuscivano ad uscire. Subito Ada
chiamò il nonno che era della Società contro gli
Incendi. Egli chiamò gli altri, non avevano camion, allora
attaccarono un carro con la botte e la pompa: ma era vuota. Allora
presero l'acqua dalla cisterna. Ada era molto spaventata: cinque
mucche su sette furono salvate ma le altre finirono arrosto. Anche
mezza cascina andò a fuoco ma, almeno l'altra parte ed
alcuni animali si salvarono.
MATTEO
C'era una volta un nonno
che era andato a mettere la legna nella stufa, poi l'accese.
C'era un nido di uccelli nella stalla che era vicino alla casa.
Un uccello aveva fatto i piccoli.
Ma la stufa bruciò anche la stalla con il fieno che prese
fuoco.
Quando arrivò il padrone vide quel fuoco, si spaventò
e andò a vedere se bruciava davvero la sua casa.
era tutto bruciato! Si ricordò del nido e della sua
amica che forse era morta. I suoi piccoli erano già usciti
dal guscio.
Allora prese la scala dei vicini di casa poi la mise vicino al
nido e prese i piccoli.
Avevano paura, avevano fame.
Allora prese del pane con il latte e glielo diede da mangiare.
Alla fine erano riusciti anche a volare. Uno di essi, però,
rimase intrappolato e il padre di Ada andò a salvarlo.
Tutto finì bene e l'uomo, per ringraziarli, diede loro
della paglia e vissero ancora felici e contenti.
FEDERICA
In un mese di nebbia che
gli uccelli non cantavano, vidi una casa.
C'erano delle voci di bambini che correvano e giocavano a nascondino
insieme agli amici, poi facevano correre le galline.
C'era un forte odore di fuoco e di legno bruciato.
Le donne andavano a lavare i vestiti mentre le bambine portavano
loro i panni da lavare.
Poi, all'improvviso, gli uccelli si misero a cantare tutti insieme
DAVIDE
Ad un certo punto,
una mucca colpì la gamba dello sgabello ed il lume cadde
nel fieno.
Ada era già uscita ma, intanto, una balla di fieno prese
fuoco.
Poco dopo si iniziò a sentire odore di carne bruciata provenire
dalla stalla: era la mucca.
La bambina entrò e vide fiamme dappertutto e le altre mucche
che correvano di qua e di là ma non riuscivano ad uscire.
Subito chiamò il nonno che era della Società contro
gli incendi.
Egli chiamò gli altri, non avevano i camion allora, così
attaccarono un carro con la botte e la pompa
ma era vuota.
Allora presero l'acqua dalla cisterna.
Ada era molto spaventata: cinque mucche su sette furono salvate
ma le altre finirono arrosto.
Ci riuscì, per fortuna: era l'unica ricchezza che avevano.
La società salvò anche Ada. Il nonno e la ragazza
si sentivano spaventati.
Dopo un mese la mucca morì per tutto il fumo che aveva
respirato.
Non avevano più niente.
Avrebbe voluto comprarne un'altra ma non avevano i soldi.
Così vissero, non troppo contenti ma, per fortuna, di mucca
alla fine ne presero un'altra.
MARCO T.
Era una notte buia e misteriosa.
Il caminetto nuovo, appena comprato, era acceso.
La fiamma ardeva la lenta e la faceva diventare cenere.
Con la carta blu, la fiamma diventava verde, gialla, arancione
e rossa.
Sentivamo degli scoppiettii ad un certo punto misi un pezzo di
legna nella stufa e toccai la cenere.
La fiamma continuò ad ardere. Poi andammo a dormire e scoppiò
un incendio.
La campanella iniziò a suonare e la società di mutuo
soccorso spense il fuoco.
Però, ormai, era bruciato tutto e non ci potevamo fare
niente perché non avevamo più un soldo ed eravamo
diventati poverissimi.
IVANO
Una volta c'era una famiglia
che aveva l'abitudine di accendere il camino.
Così una mattina, come sempre, scesero dal letto e la mamma
accese il camino. Quando si alzò la fiamma, il fuoco si
illuminò: scaldava, bruciava, puzzava, irritava, fiammeggiava,
inceneriva, ardeva, "combustionava", "focolava"
e distruggeva.
Era rosso, giallo, arancione
blu, bianco scuro e grigio.
C'era un puzza tale che sembrava fosse scoppiato un incendio.
Però, la sera prima, il papà aveva tolto la canna
fumaria senza dirlo a nessuno.
Così si sentì scoppiettare tantissimo e la mamma
andò a vedere: era scoppiato un incendio.c
Così chiamarono prima i pompieri che di fretta, con un
mucchio di acqua, riuscirono a spegnere il fuoco.
E si lavarono tutti.
MARCO N.
Ciao, sono un orso!
Adesso sto andando a cacciare ma
sento un rumore, vedo una
luce.
Mi sto avvicinando a quel posto.
Sento anche un suono: uno scoppiettio.
Un profumo
potrebbe essere un tronco di ciliegio caldo.
Mi sto avvicinando ancora: sento sempre più caldo.
Potrebbe essere una candela di cera.
Lo vedo: è blu, giallo, arancione.
È bello vederlo, molto piacevole stargli vicino.
Mangia la legna e, quando l'ha finita, tende a spegnersi.
Gli porto vicino della legna: arde di più e la fiamma diventa
più alta.
No, ho capito cos'è: è un bel fuoco che riscalda
e che cuoce tranquillo.
Visto che fa caldo mi riposo un po'.
Ora sto dormendo ma spento sempre più caldo.
Mi sveglio: oh!!!!
Il bosco è andato in fiamme!
Scappo: ho capito che anche se il fuco riscalda può essere
pure molto cattivo.
Infatti, oltre al bosco mi ha anche distrutto la casa!
FLAVIO
Mi ricordo
l'incendio di casa mia!!! Era la notte della vigilia di Natale
e tutta la famiglia era riunita attorno al caminetto. C'era il
nonno, la nonna, la mamma, il papà ed io che avevo due
anni. Giocavo con i bastoncini di legno di ciliegioe mi divertivo
a costruire altissime torri. Ne misi uno vicino al fuoco e poi
andai a sedermi sulla sedia a dondolo con il nonno. Sentivo il
profumo di fumo ed anche di ciliegio bruciato. Poi il mio papà
si alzò per andare a mettere un pezzo di legno nel camino.
Vide che la parete che so sosteneva era andata a fuoco. Allora
ci svegliò e ci avviammo tutti verso la porta ma era già
circondata dalle fiamme. Io le vedevo e sembravano un guerriero
che ce l'aveva proprio con me e non vedeva l'ora che io gli venissi
incontro per poi venirmi addosso e farmi male. Uscimmo tutti dalla
finestra. Eravamo tutti salvi e ci avviammo verso il paese a chiedere
aiuto.
MAURIZIA