Io sono una bottiglia vecchia ma felice
perché un giorno un gruppo di ubriachi mi hanno buttato
in un bosco molto bello.
Però a me non piaceva stare in quel posto perché
mangiavo la terra e a me non piace!
Ho fatto anche amicizia con suole, bottiglie, lattine e cartacce.
Fino a quando i bambini di Cisterna d'Asti non ci sono venuti
a raccogliere.
Da allora siamo stati riciclati e continuiamo una vita felice.
MATTIA
Ero
una volta una bottiglia di vetro abbandonata. Ora vi racconterò
una mia avventura.
Io ero imprigionata in uno scaffale "comandato" da una
signora che si ubriacava sempre.
Il signore decise di andare a fare un pic nic nel bosco. Dopo
aver finito di bere, mi buttò nel fossato.
Sono passati, più o meno, dieci anni quando, finalmente,
i bambini delle Scuole di Cisterna d'Asti mi trovarono e, al posto
di essere una bottiglia triste e abbandonata, trovai degli amici.
STEFANO
Tanto tempo fa
c'era una bottiglia di vetro. Questa è la sua storia raccontata
proprio da lei.
"Io mi chiamo BOTTIGLIA DE VETRUS. Un giorno tranquillo,
nel chiosco del signor Giacomo, ad un certo punto, un signore
mi comprò.
Quando ebbe finito di bermi, mi buttò a terra e io rotolai,
rotolai ( sgurgle!). Dopo un po' sbattei contro un palo.
Un bambino mi prese e mi diede al suo cane che, furbo, mi fece
scappare.
Dopo un po', un signore mi prese, mi usò come annaffiatoio
e poi mi buttò in un bidone.
Il giorno dopo un altro signore prese me e tutti quelli del bidone
e ci misero su un camioncino.
Mi riciclarono e, da quel giorno, mi rimisero nel chiosco del
signor Giacomo.
MATTEO
"Ciao, sono
Vetril, una vecchia bottiglia di vetro. Adesso vi racconterò
la storia della mia vita.
Prima ero dei granellini di sabbia, trasportati e massaggiati
dal mare.
Poi mi fecero riscaldare e prendere forma. Fino a qui era la parte
più bella e più naturale.
Mi portavano sotto dei tubi e mi riempivano di vino o di acqua.
Dopo salivo sopra dei camion chiusa in una scatola e diretta ai
supermercati.
Mi posavano sugli scaffali pieni di polvere vicino ad altre bottiglie.
Venivo presa e buttata nel carrello come una cartaccia.
Alla fine sono stata trasportata nel bosco, sono stata ciucciato
da un vampiro e buttato in un fosso.
Adesso sono costretta a restare
nel boschi ed essere pestata".
MAURIZIA
C'era una volta
un pirata che stava navigando nel mar dei Carabi finchè
una grande tempesta lo fece naufragare su un'isola sperduta.
Quell'isola era un'oasi dove poteva dissetarsi, mangiare frutti
esotici e pescare pesci.
Sull'isola si trovava bene ma il pirata si sentiva molto solo.
Così trovò una bottiglia di vetro, ci inserì
la mappa di quell'isola e la buttò in mare con la speranza
che qualcuno venisse in suo soccorso.
La bottiglia viaggiò per giorni sulla cresta del mare e
arrivò su una spiaggia.
Un bambino la trovò, l'aprì e lesse il messaggio.
Poi corse dalla sua mamma e le fece vedere la richiesta di aiuto.
La mamma andò dalla guardia costiera e gli diede la bottiglia
con il messaggio. Poi con il figlio andarono a salvare il pirata
con la barca piena di marinai.
Quando la mamma e il bimbo tornarono in paese, tutti gli abitanti
fecero i complimenti a queste persone di buon cuore.
IVANO
Tanto tempo fa,
un signore mi buttò in un cestino.
Dopo tre giorni passò il camion dei rifiuti e mi mescolò
a delle cose di qualunque genere: lo sapevo che non sarei morta
per la compressione ma per la puzza.
Quando arrivai alla discarica, scappai subito sul muretto della
posta e me ne andai.
Correvo più veloce del solito e, infatti, mi incastrai
in un tombino così una macchina mi schiacciò.
Di me rimase solo più la parte posteriore e mi rifugiai
in un buco. Al mattino dopo caddi in un fossato.
Stanca per le ferite, andai fuori città e, arrivata la
sera, mi coricai e mi addormentai.
Al mattino mi ritrovai in un cestino, dentro una casa puzzolente
e, pur di uscire, spaccai tutto.
Mano male che il padrone di casa non c'era
perché, avendo uno spirito guerriero, crepai e bucai il
vetro pur di liberarmi.
Avevo molto male e, iniziai a rotolare giù da una discesa.
Per fortuna, la storia finì bene: dopo due giorni mi ritrovai
in una discarica accogliente dove mi costruii una casa dolce e
adatta a me.
FLAVI0
Molto tempo fa,
in una piccola cittadina vicino a Roma, vivevano dei bravi cittadini
che non sprecavano mai nulla e quello che buttavano, poi, lo riciclavano
sempre.
Infatti tutte le bottiglie di plastica, di vetro, le lattine usate…
sorridevano.
Ma un giorno, tutto cambiò e, in questa cittadina arrivò
un uomo bellissimo che sembrava un tipo pulito e davvero uno che
non sapeva sprecare.
Ma, sfortunatamente, una volta mentre aveva radunato molte persone,
impose la regola che nessuno potesse più riciclare e, in
particolare, le bottiglie di vetro perchè, per legge, in
quel paese bisognava cominciare a sprecare.
Dovete sapere che una di quelle bottiglie di vetro ero proprio
io.
Ci scaraventavano via dalle case e noi ci
rompevamo in mille pezzi. Questa storia durò per anni e
anni, tanto che divenni vecchia e la speranza che avevo si ruppe
in mille pezzi, proprio com'era successo al mio corpo.
Una sera, quando erano appena le nove, un uomo, anzi un vecchio
con la barba lunga e gli occhi grigi, mi raccolse e, con me, tutte
le mie compagne ed i miei compagni.
Il vecchio misterioso ci tenne nella sua
casa per due anni, quando un giorno uscimmo fuori tutte intere.
Da allora i cittadini ricominciarono tutti a riciclare e quell'uomo
bello che credeva di vederci bene, dimostrò di essere un
cieco.
MATILDE
CLASSE 4^