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Nocino era un piccolo
scoiattolo che abitava con i suoi due fratellini in una bella casetta
scavata in un tronco d'albero. Era molto grazioso, ma cosi disubbidiente
e birichino tanto da finire sempre in un mare di guai! Tutte le mattine,
mentre la mamma gli raccomandava di mettere da parte un'abbondante provvista
di noci e nocciole per l'inverno, lui neppure si degnava d'ascoltare!
E non appena lontano da casa, cominciava a correre, a saltare e a ballare
tra i ciuffi d'erba ancora freschi di rugiada e i profumati fiori che
la brezza mattutina muoveva delicatamente. |
"
Ebbene, amici, io ci vado subito e chi vuol dividere con me lo squisito
spuntino, mi segua!" La tartaruga, essendo la più lenta, prese la via dello stagno, con l'intento di raggiungere l'altra riva a nuoto. Cippi la segui volando e Nocino, che come ricorderete aveva il terrore dell'acqua, preferì compiere un lungo giro intorno allo stagno, lanciandosi con abilità da un albero all'altro della foresta. Saltando e volando di ramo in ramo, a un certo punto si accorse di essersi perso nel bel mezzo del bosco. Per fortuna scorse un vecchissimo gufo, appollaiato su un albero vicino, che fu tanto gentile da mostrargli la strada. In un battibaleno lo scoiattolo raggiunse il luogo indicato e senza un briciolo di esitazione, si inoltrò spavaldamente nella buia caverna. Ad aspettarlo c'era un gigantesco... vaso traboccante di miele! Desideroso di farne una scorpacciata, sali su uno sgabello e calata la testa e la schiena oltre il collo dell'anfora, cominciò a leccare il miele con tale voracità che addirittura si scordò di respirare,.. Intatti ben presto Nocino fu costretto a sollevare la testa per prendere fiato, e proprio in quel momento sentì che qualcuno si avvicinava alla tana con passi pesanti... "Aiuto!" pensò lo scoiattolino spaventato più che mai. "Questa non è Marilù... le tartarughine non hanno un passo cosi pesante... Questo è l'orso, il terribile orso che fa ritorno alla sua caverna!" Plof... plof... plof... Il pesante passo, infatti, si avvicinava sempre di più! Nocino fece appena in tempo a nascondersi in un sacco colmo di lenticchie, e i minuscoli legumi si appiccicarono in gran quantità al suo pelo cosparso di miele. Ma il terribile orso altro non era se non... un graziosissimo cucciolo, un orsetto! Entrando nella sua grotta, si accorse subito che qualcuno aveva assaggiato la provvista di miele e immediatamente si precipitò a controllare il sacco di lenticchie che aveva raccolto con tanta cura per l'inverno. |
Sollevò
un lembo del sacco e vide balzar fuori uno strano animale... a pallini verdi! Che spavento! La paura fu così tanta che tutti e due, scoiattolino e orsetto, se la diedero a gambe levate per il bosco, in due direzioni diverse e corsero senza mai fermarsi per chilometri e chilometri! Nocino si ritrovò cosi, senza fiato, nel bel folto di una fitta macchia. Soltanto allora, facendosi molto coraggio, decise di fermarsi. Ma... che gioia! In una piccola radura i suoi fratellini erano intenti ad accatastare le noci e le nocciole raccolte durante il giorno! Con l'ultimo fiato che gli restava li chiamò a gran voce, ma i tre piccoli scoiattoli, quando si voltarono e videro quello strano mostro a pallini verdi, fuggirono spaventati verso casa. "Oh, povero me!" prese a piagnucolare Nocino. "Neppure la mamma capirà che sono io!" Ma quando la mamma vide quello strano mostriciattolo tutto solo e impaurito capì subito di chi si trattava... Lo prese tra le zampe, e lo coprì di carezze e di baci! Dopo quella lezione il piccolo Nocino è diventato uno scoiattolino modello. Ogni giorno si lava, si pettina, raccoglie noci. pigne e nocciole, poi torna a casa con Cippi e Marilù fischiettando allegramente. Ah, dimenticavo di dirvi che Nocino è sempre ghiotto di miele, ma... soltanto se gli viene regalato! |