La "Rete Museale Roero-Monferrato" nasce nel 2002 grazie al sostegno della Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura - e della Provincia di Asti, e comprende cinque comuni: Cisterna d'Asti e Moncucco Torinese (in provincia di Asti), Govone, Vezza e Magliano (in provincia di Cuneo).
L'obiettivo è quello di creare un sistema museale che rafforzi l'identità dei singoli nuclei al fine di promuovere la conoscenza del territorio. La Rete propone un itinerario che porta a scoprire la cultura materiale del territorio nel museo "Arti e mestieri di un tempo", a Cisterna, ad immergersi nella "Cultura del gesso" di Magliano Alfieri - confrontando i manufatti con quelli del "Museo dei gessi" di Moncucco - a scoprire la natura nel "Museo naturalistico del Roero" ed a tuffarsi nel passato del "Museo Carlo Felice e la sua corte" di Govone.
Il sistema museale è una realtà dinamica, i musei che lo compongono, infatti, sono in continua evoluzione.
Una delle caratteristiche comuni ai musei della rete è l'origine: tutte le raccolte museali sono nate dal territorio, dalla necessità di recuperare l'identità culturale per metterla al servizio della società e del suo sviluppo. Le singole realtà museali sono inserite in paesi che si trovano ad affrontare problematiche comuni, causate dai ritmi frenetici che caratterizzano le vite delle persone e che provocano l'affievolirsi della rete di relazioni sociali e culturali causa prima della trasformazione di molti paesi in luoghi "dormitorio". Acquisire, conservare, studiare, comunicare, esporre sono le azioni prioritarie per tutti i musei, ma non le finalità; queste ultime sono invece lo studio, l'educazione, il 'far provare piacere' a conoscere i segni, le persistenze materiali delle popolazioni e il loro ambiente per portare gli individui a riflettere sui propri comportamenti ed, eventualmente, modificarli.
L'azione progettuale della Rete nasce dal bisogno di sviluppare relazioni a-gerarchiche e di rete - per la promozione sociale e culturale - nelle quali le articolazioni dei vari paesi (ad esempio: scuole, biblioteche, università per anziani, centri sociali, pro-loco) costruiscono una progettazione educativa alla quale partecipano e nella quale interagiscono tutte le componenti interessate. Un sapere circolare quindi, che i musei, proprio per la loro vocazione territoriale e sovra istituzionale, possono contribuire a veicolare. Questa finalità implica l'attivazione di una fitta rete di relazioni che promuovano lo sviluppo di una cultura della partecipazione democratica, per migliorare la qualità della delle persone all'interno dei paesi.
Un posto rilevante, in questo tipo di percorso, è occupato dalla promozione della conoscenza del territorio a partire dalle scuole.